Ancor prima delle disposizioni imposte dal DPCM di ieri, mercoledì 11 marzo, numerosissimi negozi della nostra città hanno scelto di tutelare se stessi e i clienti tenendo chiusa la propria attività
Era questione di buon senso e responsabilità.
Con il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri di ieri arriva chiara e inequivocabile l’indicazione a SOSPENDERE tutte le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per i negozi di alimentari e di prima necessità.
Con loro RESTANO APERTE edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie.
In questo caso, i titolari dovranno garantire la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.
Insieme al mercato settimanale, che oggi – e fino a nuova comunicazione – NON potrà svolgersi, dovranno RESTARE CHIUSI bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, a ESCLUSIONE delle mense e del catering continuativo su base contrattuale che garantiscono la distanza interpersonale prevista.
Sono altresì SOSPESE le attività inerenti i servizi alla persona, tra cui parrucchieri, barbieri ed estetiste.
Resta CONSENTITA la ristorazione con consegna a domicilio e gli esercizi che somministrano alimenti e bevande posti nelle aree di servizio e rifornimento carburante lungo la rete stradale, autostradale e all’interno delle stazioni ferroviarie, aeroportuali, lacustri e negli ospedali.
RESTANO GARANTITI i servizi bancari, finanziari, assicurativi nonché l’attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro-alimentare, comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi.
Le Aziende del Trasporto Pubblico Locale, anche non di linea, dovranno assicurare solo i servizi minimi essenziali.